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Da sempre intorno allo Sferisterio si sono raccolti tanti cittadini e appassionati che in modi diversi ne hanno accompagnato e sostenuto le attività.

Con la costituzione dell'associazione si è inteso riprendere questa tradizione e lo scopo perseguito, attraverso l’azione volontaria dei propri aderenti, è quello di suscitare e sviluppare, a tutti i livelli, l’interesse per quello che può essere considerato il cuore culturale della città, contenitore e generatore di contenuti. Favorendo la conoscenza della storia dello Sferisterio e organizzando attività ed eventi al fine di far conoscere Macerata e le sue eccellenze si racconta la storia culturale della città e del territorio. Particolare attenzione è riservata alla musica e al teatro musicale attraverso attività propedeutiche alla conoscenza e all'approfondimento dei vari percorsi culturali che durante l'anno passano in questo meraviglioso spazio.

 

Dette attività si realizzeranno, in particolare, tramite conferenze, incontri, ascolti guidati, e specifici eventi di spettacolo. 

Ultime News

L'Oriente di Puccini nei disegni di Galileo Chini

L'Oriente di Puccini nei disegni di Galileo Chini

05/04/2024

Giovedì 11 aprile alle 18 presso la Gran Sala Cesanelli allo Sferisterio una conferenza speciale tenuta da Claudia Menichini, esperta in storia dell'arte, che parlerà di Turandot attraverso il rapporto unico tra due grandi artisti, il compositore Giacomo Puccini e lo scenografo Galileo Chini.

L’Oriente è stato una fonte di ispirazione per molti artisti, e Galileo Chini e Giacomo Puccini non sono stati da meno. Nel periodo tra il 1924 e il 1926, Chini ha realizzato le scenografie per l’opera Turandot di Puccini. Queste scene, di grande suggestione, sono state fortemente influenzate dai ricordi del suo lungo soggiorno in Siam (ora conosciuto come Thailandia), dal 1911 al 1913. Durante quel periodo, il Re del Siam Rama V aveva chiamato Chini per decorare l’Ananta Samakhom Trone Hall, un nuovo grandioso palazzo del trono. Questo profondo legame di Chini con l’Oriente ha portato Puccini a coinvolgerlo nelle scenografie di Turandot. Galileo Chini con il suo genio artistico ha dato vita visivamente alla Cina fantastica immaginata da Puccini.

Durante la conferenza, Claudia Menichini esplorerà il rapporto tra Puccini e Chini, analizzando come le loro visioni creative si siano fuse per creare un'opera di straordinaria bellezza e profondità emotiva. Attraverso un'analisi approfondita dei disegni di Chini e delle influenze artistiche reciproche, Menichini offrirà al pubblico una nuova comprensione del processo creativo dietro Turandot e dell'importanza del contributo di Chini.

L'evento ad ingresso libero è un'opportunità per esplorare il legame tra due giganti dell'arte e scoprire come le loro visioni abbiano dato vita a uno dei capolavori più amati dell'opera.

L'opera delle Primedonne. Vite Straordinarie di dive del belcanto

L'opera delle Primedonne. Vite Straordinarie di dive del belcanto

16/02/2024

A Macerata, quando si parla di "primadonna"  il pensiero va immediatamente a Francisca Solari, il soprano che fu Aida nel 1921. Apprezzata da Mascagni e da Puccini che la considerava “la Minnie ideale” per la sua Fanciulla del West, il soprano -dopo aver conquistato il "nuovo" palcoscenico dell'arena cittadina e poi il cuore del Conte Pieralberto Conti con la passione che contraddistingue le grandi protagoniste dell'opera italiana- ha contribuito a scrivere un capitolo importante nella storia dello Sferisterio e della città.

Ma chi sono state le cantanti e le donne straordinarie che hanno preceduto e sono seguite alla Solari in quell'affascinante percorso che è il melodramma? Nel solco della storia dell'opera, quante artiste hanno contribuito in modo significativo all'evoluzione della società e della musica?

Se ne parlerà giovedì 22 febbraio 2024 alle 17:30 presso la Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio di Macerata che ospiterà la presentazione del libro "L'Opera delle Primedonne. Vite straordinarie di dive del belcanto" di Stefania Bonfadelli. (ed. Lindau).

L’appuntamento apre la stagione 2024 degli Amici dello Sferisterio e sarà un appassionante viaggio attraverso tre secoli di storie. Insieme all’autrice si ripercorrerà la storia delle vite di donne straordinarie che hanno lasciato un'impronta indelebile nel mondo del teatro musicale.  Il libro traccia il percorso di dive del calibro Francesca Cuzzoni e Faustina Bordoni, che nel XVIII secolo coinvolsero persino Haendel in un celebre "duello" teatrale, di Giuseppina Strepponi, la compagna di Giuseppe Verdi, la cui storia intrecciata a quella del grande compositore aggiunge un fascino particolare alla narrazione, di Rosamunda Pisaroni, celebre nonostante i segni del vaiolo, di Lina Cavalieri, soprannominata "The Kissing Primadonna”, di Maria Zamboni soprano mantovano che interpretò il ruolo di Liù, cantando le ultime note composte da Giacomo Puccini nella storica prima rappresentazione di Turandot diretta da Toscanini il 25 aprile 1926 alla Scala.  Sarà proprio questa opera a inaugurare il Macerata Opera Festival a luglio

Protagoniste indiscusse dell'opera, queste cantanti sono presentate da Bonfadelli con un approccio appassionato e approfondito. Attraverso le loro biografie, l'autrice esplora le loro vite legate ai ruoli del melodramma e rivelando storie intrinseche di rivalità e potere. Donne spesso di estrazione modesta che hanno trovato nel canto un'opportunità, sfidando le convenzioni e lasciando un'impronta indelebile nel panorama musicale e culturale del nostro paese. Con uno sguardo profondo sulla condizione femminile in Italia, Bonfadelli dipinge un ritratto intricato ma affascinante della società e della musica nel tempo.

Stefania Bonfadelli, soprano e regista d'opera è laureata in letteratura italiana e musicologia. Docente di canto e regia presso diverse istituzioni, insegna "Arte della coloratura" presso l'Accademia Rodolfo Celletti di Martina Franca, canto presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" di Roma e regia presso l'Accademia dell'Opera di Verona dal 2018. È membro dell'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Ha collaborato con prestigiosi direttori d'orchestra come Riccardo Muti, Lorin Maazel, Seiji Ozawa, Daniel Oren e con famosi registi come Dario Fo, Franco Zeffirelli, Robert Carsen, Luca Ronconi, Jurgen Flimm e Axel Corti.

Figlia adottiva di Franca Valeri ha condiviso con l’attrice la passione per l’opera: la Valeri, infatti, oltre a essere stata un’appassionata melomane, ha curato diverse regie liriche. Tra queste "Cavalleria Rusticana" e "Pagliacci" nel 1974 proprio allo Sferisterio.